La storia

I Convitti Nazionali sono istituti di educazione dello Stato la cui funzione è quella di contribuire a promuovere il processo di formazione della personalità dei ragazzi e delle ragazze che vi risiedono.

L'obiettivo principale quindi, è quello di creare un ambiente in grado di porre le basi cognitive e socio-emotive necessarie per una partecipazione più consapevole alla cultura e alla vita sociale attraverso una progressiva responsabilizzazione individuale nel rispetto delle regole della civile convivenza.

Ai Convitti Nazionali possono essere annesse scuole elementari, medie e scuole di istruzione superiore. Essi nacquero con lo scopo di consentire, dall' Unità d'Italia in poi, la frequenza dei licei anche ai ragazzi provenienti dai piccoli centri periferici e prepararli a formare la futura classe dirigente nella nazione che si stava delineando. In Italia, fino ad allora, l'educazione dei figli dei nobili e della borghesia era affidata alle organizzazioni cattoliche, mentre in seguito si sentì la necessità di superare l'educazione impartita nei collegi religiosi per trasformarla in educazione nazionale trasferendola in strutture e ordinamenti dello Stato.

Oggi tali istituzioni presenti su tutto il territorio nazionale assumono ruoli diversificati in base alle esigenze della società sempre più complessa e in continua evoluzione. Esse, per adeguarsi ai bisogni dell'utenza, offrono due forme organizzative:

  1. semiconvitto che permette agli alunni di frequentare le scuole annesse o le scuole esterne e di usufruire di un servizio di mensa, di studio assistito e di attività ricreative per poi rientrare in famiglia nel tardo pomeriggio; 
  2. convitto che permette agli studenti provenienti da luoghi lontani di risiedere tutta la settimana in istituto per poter frequentare la scuola

Estratto del PTOF.  Clicca qui per consultarlo nella sua interezza.

Pubblicato il 10-07-2023